Non rivedo il film da una decina d'anni, ma nel ricordo resta uno dei melodrammi italiani più estremi di quegli anni, forse influenzato anche dal momento storico drammatico (1942...). L'incipit fa pensare persino a Hitchcock e al suo Il club dei 39.
Il DVD della Cristaldi a prima vista mi sembra buono, anche se con qualche spuntinatura. Extra solo testuali (un profilo di Assia Noris).
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