Fnac

Daydream

concordo con bigdrugo.
per me ad oggi il migliore store online in lingua italiana.

terrys3 · Utonto rovinato Registrato: 10/11/06 13:32 Messaggi: 2614 Status: Offline

Alcune offerte interessanti, centralinisti cortesi ma nient'altro... il catalogo è povero e poco curato, gli imballi indecenti, i prezzi spesso improponibili, pessima gestione degli ordini/pagamenti ecc....
DVD-Store (ed altri che seguono a ruota) sono semplicemente su un altro pianeta!

Godfather

centralinisti cortesì e imballi indecenti, verissimo, ma il catalogo è secondo me OK, i prezzi molti buoni (alcuni davvero ottimi, soprattutto in negozio fisico), gestione degli ordini/pagamenti del tutto normale, in linea con tutti gli altri negozi
e DVD-store è comunque sempre il non plus ultra

terrys3 · Utonto rovinato Registrato: 10/11/06 13:32 Messaggi: 2614 Status: Offline

bigdrugo · 29/05/10 il bigdrugo è in High Definition

certo , se la carta di credito non gli garantisce i soldi cosa vuoi che facciano ?

hanno anche la wish list.

cmq a questi livelli di distribuzione , nessuno ha questo servizio.

dvd-store è "casalingo" cioè abbiamo il capo qui che ci aiuta sempre è un'altra cosa.

terrys3 · Utonto rovinato Registrato: 10/11/06 13:32 Messaggi: 2614 Status: Offline

Daydream

sto tentanto di entrare in contatto coi il servizio clienti, ho scritto all'indirizzo : cliente.net@fnac.it
ma non mi rispondono da giorni.
sapete se c'è forse un altro indirizzo email a cui scrivere ?
grazie
Bye

Willard

Li ho contattati due volte tramite il form nella pagina degli ordini e ho ricevuto risposta, entrambe le volte, in meno di un giorno

Bye

Godfather

Sembra che Fnac non navighi in buone acque Neutral

Fnac annuncia una ristrutturazione da 80 milioni di euro
Previsto il taglio di 510 posti di lavoro, di cui 200 fuori dalla Francia
17/01/2012 11:01

La crisi economica e la contrazione dei fatturati e dei margini si abbatte anche su Fnac, insegna che dichiara un calo delle vendite fisiche del 5,4% ma soprattutto una riduzione della metà dei propri utili operativi. Il gruppo PPR, che ha in portafoglio l’insegna, ha annunciato venerdì scorso il varo di una ristrutturazione che prevede a livello globale nello specifico un cost saving per 80 milioni di euro e che, come specificato nella nota ufficiale della società, prevede: “una drastica riduzione di tutte le spese, la rinegoziazione e verifica di tutti i costi dell’intera rete (pari a 156 p.v. in 8 paesi, ndr) e di tutti i contratti di servizio relativi all’HQ, agli store e alle attività logistiche. Il piano prevede anche la sospensione di ogni nuova assunzione e il taglio di 310 posti di lavoro in Francia (che copre quasi il 70% del fatturato totale, ndr)”. PPR specifica inoltre che i tagli toccheranno funzioni di supporto in sede e negli store ma non gli staff di vendita, né i team dedicati all’ecommerce saranno toccati e che la società sta finalizzando azioni per ridurre al minimo gli impatti di questa scelta sul proprio personale. La società parla anche di ulteriori 200 posti di lavoro da ridurre al di fuori della Francia. La nota dettaglia nel particolare: “I 4 p.v. svizzeri saranno gestiti entro fine dell’anno direttamente dalla Francia. In Italia la società valuterà nel corso dell’anno fiscale tutte le possibili opzioni”. Di pari passo PPR conferma che sarà dato maggiore slancio alla strategia “Fnac 2015” che prevede la focalizzazione su nuove opportunità di business tra cui nuovi target (bambini e famiglie), nuove categorie merceologiche (ped) e un’accelerazione alla strategia commerciale multicanale. Alexandre Bompard, CEO di Fnac Europe ha dichiarato: “Solo affiancando un profondo piano di cost saving ai nostri ambiziosi piani di sviluppo, Fnac può recuperare competitività e la sua abilità a generare sana crescita”.

Cresce l’allarme tra i dipendenti di Fnac Italia
Il personale teme che il piano di ristrutturazione varato a livello internazionale si traduca nell’uscita dell’insegna dal mercato italiano
30/01/2012 09:23

Alcuni quotidiani locali – in particolare piemontesi e veneti – hanno dato voce all’allarme che si è diffuso tra i dipendenti di alcuni p.v. dell’insegna Fnac dopo la diffusione di notizie circa un pensante piano di tagli e soprattutto dopo l’invio di una lettera di comunicazione sulla necessità di pesanti tagli a tutti i dipendenti, anche italiani. Per l’Italia si parla di “venir meno delle condizioni per lo sfruttamento in proprio. Perciò Fnac sta considerando tutte le opzioni e prenderà una decisone nel corso dell’anno”. I rumors interni parlano di tre opzioni: cessione in blocco di tutta la rete a un altro operatore, cessione a blocchi a diversi imprenditori e, come soluzione estrema, l’uscita dal mercato italiano con chiusura della sede e dei p.v. Questo ovviamente spiega lo stato di agitazione del personale, anche se – come si legge su l’Arena – “la stessa Fnac Italia ha specificato che la situazione dei consumi in Italia sarà negativa anche nel 2012 come nel resto dei mercato ove è presente e ciò spinge la società a cambiare strategia in Italia, e questo cambio sarà però comunicato solo nel corso dell’anno”. Ciò nonostante i dipendenti sperano che nel corso di un incontro programmato per il 7 febbraio possano emergere maggiori informazioni e rassicurazioni. Dal Quotidiano Piemontese emerge inoltre che “i lavoratori torinesi si sono riuniti in assemblea e hanno votato un ordine del giorno che chiede la tutela dei posti di lavoro e annuncia lo stato di agitazione con la distribuzione di cartoline ai clienti e il coinvolgimento delle forze politiche per chiedere di non chiudere i negozi”.

I dipendenti di Fnac chiedono un incontro
La richiesta sarebbe stata inoltrata ieri alla luce della preoccupazione crescente sul futuro della catena in Italia
10/02/2012 11:38

Secondo quanto divulgato da Affaritaliani.it la preoccupazione dei dipendenti italiani della catena Fnac è sempre più alta. La forza lavoro degli otto store sul nostro territorio avrebbe inviato una lettera alla sede milanese del colosso francese per chiedere in tempi brevi un incontro per avere risposte circa il futuro della catena in Italia e quindi sul proprio posto di lavoro. Infatti nonostante l’insegna abbia ribadito sia a livello internazionale che locale che una decisione sarà presa nel corso dell’anno, i dipendenti sono convinti che la strada della chiusura senza alcuna cessione – parziale o totale – a terzi non è poi così improbabile. Sul fronte dell’acquisizione sono circolate numerose voci su trattive per il passaggio di testimone ad altre insegne o retailer eldom – tra cui Media World - ma nessun effettivo riscontro è emerso, almeno al momento.

Quarry

Da La Repubblica di oggi

Il presidente di Ppr:puntiamo su lusso e lifestyle, interessati ai gioielli,Fnac sarà venduta

...
Fnac è una delle attività che è stata messa in vendita, perché allora continuate a investire e a cambiare il suo modello di business?
«Perché Fnac è una bella azienda, che anche in un anno difficile come il 2011, pur non essendo cre-sciuta in valore assoluto, ha comunque guadagnato quote di mercato. Abbiamo cambiato tutta la squadra di manager, abbiamo diversificato introducendo nuovi servizi, e abbiamo puntato molto sul canale web che ha dato importanti risultati. Sono molto soddisfatto di come sta andando Fnac e credo che sia un buon asset, solo che non è più strategico per il gruppo».

ziopan · Utonto Registrato: 14/05/12 11:45 Messaggi: 2 Status: Offline

Ciao a tutti!
Sono nuovo, scusate l'intrusione...

Volevo segnalarvi il pessimo comportamento di FNAC.

Ho acquistato dal loro sito un prodotto dato per disponibile, pagando anticipatamente.
Non avendo alcuna notizia, e non vedendo giungere il prodotto, ho scritto al "servizio clienti" per avere lumi. Solo allora mi hanno scritto, peraltro del tutto formalmente, che il prodotto non era disponibile....
Per avere indietro i miei soldi, c'è voluto ben un mese...

Vi sconsiglio di tutto cuore questa azienda!

pierlippa

Fnac, chiudono temporaneamente i negozi di Torino, Firenze e Roma

E' un articolo del 22 gennaio, ma oggi sono passatto al centro commerciale Porta di Roma e proprio da oggi il negozio è chiuso: un foglio sulla serranda dice della chiusura e ringraziano i clienti che li hanno seguiti.

Quarry

Boz

La Fnac di Verona continua come Fnac anche se è stata venduta, ma hanno ottenuto di poter usare per 12 mesi l'insegna.

Dovrebbe trasformarsi piano piano in "negozio con vari spazi monomarca", questo quello che dicevano un mesetto fa sul giornale Neutral

Comunque ufficilamente la classica Fnac non esiste più, e da fine anno cambierà nome a tutti gli effetti.

DarkHawk78

Altra vittima dell'Amazzone? Neutral