Burn after reading - A prova di spia (Burn after reading) USA 2008
Regia: Ethan Coen e Joel Coen
Con: Brad Pitt, George Clooney, Tilda Swinton, John Malkovich e Frances McDormand
L'analista Osborne Cox (John Malkovich) giunge al quartier generale delle CIA, ad Arlington, dove scopre di essere stato estromesso dalla CIA. Cox non prende troppo bene la notizia e tornato nella sua casa di Georgetown si dedica alle sue memorie e all'alcol, non necessariamente in questo ordine. Sua moglie Katie (Tilda Swinton) è sconcertata anche se non è molto sorpresa della notizia: ha da tempo una relazione clandestina con Harry Pfarrer (George Clooney), uno sceriffo federale sposato e sta pensando di lasciare Cox per Harry.
Intanto, alla periferia di Washington D.C., in un mondo apparentemente lontano anni luce, la dipendente della palestra Hardbodies Fitness Centers, Linda Litzke (Frances McDormand) non riesce proprio a concentrarsi sul suo lavoro: non fa che pensare all'agognato intervento di chirurgia estetica e confida i suoi sogni al fiducioso (e un po' idiota...) collega Chad Feldheimer (Brad Pitt). Linda sa bene che il direttore della palestra, Ted Treffon (Richard Jenkins) si strugge per lei sebbene questi sappia che Linda organizza appuntamenti via Internet con altri uomini.
E quando un dischetto contenente del materiale scottante relativo alle memorie dell'analista della CIA finisce per caso nelle mani di Linda e Chad, la coppia è disposta a tutto pur di sfruttare al meglio quel tesoro. Ma quello non è il loro mestiere, le cose si complicano parecchio e presto sfuggono al controllo di tutti, producendo una serie di esilaranti e oscuri incontri.
Osborne Cox è un analista della CIA che viene da un giorno all'altro allontanato dal suo incarico. Motivo ufficiale: ha dei problemi con l'alcol. Comincerà ad averli rimanendo a casa disoccupato e con una moglie che lo tradisce con Harry Pfaffer, uno sceriffo federale affetto da numerose intolleranze alimentari. Alla periferia di Washington, in una palestra, Linda Litzke (una donna di mezza età che sogna interventi di chirurgia estetica che non può pagarsi) viene coinvolta da Chas, un collega svaporato, in un gioco pericoloso. Un inserviente ha trovato in uno spogliatoio un dischetto con informazioni riservate della CIA. I due risalgono al proprietario, che è Osborne, e decidono di tentare di ricattarlo per denaro. I Coen questa volta si divertono davvero con attori amici come Clooney e McDormand (che è qualcosa di più di un'amica avendo sposato uno dei due fratelli) e con new entry come Tilda Swinton. Ma il loro mondo di losers anche un po' ipodotati sul piano intellettuale è comunque ricco di un retrogusto amaro. Il microcosmo che vanno a raccontarci prendendo le mosse da una visione satellitare del nostro pianeta e andando a stringere su Washington è fatto di gente che agisce senza pensare mai alle conseguenze. Il divertimento per i due consiste nel realizzare un film 'alla Landis' mutandone il segno. Il riferimento a Chevy Chase protagonista dell'indimenticato Spie come noi è addirittura esplicito. Ma, come sempre accade con i più intellettuali dei registi americani (anche quando sembrano muoversi in assoluta scioltezza alla ricerca del divertissement più puro), tutto è molto più complesso di come appare a una lettura superficiale. In una società in cui tutti hanno sogni alimentati dal bisogno di apparire (le memorie dell'ex spia, gli interventi di chirurgia estetica per la donna che rifiuta chi ha vicino per ficcarsi in storie cercate via Internet) i Coen inseriscono un doppio salto mortale. Non cercano infatti di farti dimenticare chi sono gli attori o le attrici che stanno interpretando i ruoli principali cercando di farti appassionare ai loro personaggi. Lavorano invece sulla loro presenza caricando le caratterizzazioni (impagabile quella di Brad Pitt) in modo che lo spettatore abbia sempre l'attenzione divisa in due. Da un lato osservi ciò che fa Harry ma, al contempo, sei quasi costretto a dirti "Guarda come se la cava bene Clooney nel tornare a fare l'idiota per i due fratelli". È questa costante altalena che fa sì che questo film, che alcuni potrebbero considerare come 'minore' nella filmografia coeniana, si collochi invece alla perfezione nella consapevole e continua ricerca di uno sguardo che non dimentica mai una proposta 'alta' delle potenzialità del cinema. (Mymovies.it)
Indice VOL
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Media 6.9 su 7 voti totali.
Voti
lorbull : 7.5 - Spassoso per tutta la sua durata con un finale da lacrime.
pkdick : 7.5 - divertissment leggero ma intelligente, cast stellare.
Devotchka : 7.5 - divertente
Giapo : 7.2 - storia folle, spassosa carrellata di personaggi surreali
kmer : 6.0 - Film al limite della sufficienza. Dai fratelli Coen mi aspetto molto di più
the.wizard : 7.5 - Film divertente.. l'ultima scena mi ha fatto piegare in 2! E Pitt nella parte del co...one è da oscar!
bigdrugo : 5.0 - Debole, coen senza smalto. Pitt e clooney sempre ottimi però.