Dies irae (Vredens dag) DNK 1943
Regia: Carl Theodor Dreyer
Con: Lisbeth Movin, Preben Lerdorff, Thorkild Roose, Sigrid Neiiendam, Anna Svierkier, Olaf Ussing
Siamo nella Danimarca della prima metà del XVII secolo. Il pastore e giudice del consiglio inquisitore Absalon vive con la madre Merete e la moglie Anne, molto più giovane di lui. Quando Martin, figlio di primo letto di Absalon, fa ritorno a casa, nasce la passione tra questi e la matrigna. La non accettazione di Merete della nuova nuora e i dubbi di Absalom sul proprio operato di giudice, acuiscono il dramma familiare, fino alla doppiamente tragica conclusione.
Difficile affrontare una pellicola di Dreyer. Però mi capita relativamente spesso di tornare sui suoi lavori e tutte le volte mi sento vagamente masochista. Ciò perché i suoi film (mi) provocano un turbamento, che risulta sempre inizialmente sommesso, via via crescente. Per fortuna c'è la sequenza finale che viene a liberare lo spettatore dalle catene con cui le immagini lo hanno, senza che se ne accorgesse, imbrigliato. Una liberazione alla quale non dobbiamo necessariamente associare un'idea positiva.
Dies irae. La prima parola che mi viene in mente quando sento questo titolo è: angoscia. Tutto nella messinscena di questo film mi fa sentire come immerso nell'acqua e in debito d'ossigeno. Locali angusti nei quali una pesante macchina da presa si muove lentamente a riprendere piani spesso lunghi. Nelle inquadrature, personaggi placidi e controllati, che tutto ispirano tranne che tranquillità ed equilibrio. Anzi vanno ad accentuare il senso di oppressione già forte derivante dalla ristrettezza dei luoghi, da quelle onnipresenti grate e sbarre che ti incarcerano tutt'intorno (alle finestre, sulle ante degli armadi e sui pannelli divisori), addirittura dall'abbigliamento indossato dagli attori. Questi personaggi te la trasmettono, la loro oppressione. E le sequenze in esterni arrivi ad anelarle, come delle necessarie riemersioni per prendere aria. Che poi è quello che deve provare Anne.
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Amanda_Rogers : 9.0 - Opprimente!