Taylor Kitsch, Lynn Collins, Samantha Morton, Willem Dafoe, Thomas Haden Church, Mark Strong, Ciaran Hinds, Dominic West

John Carter è un veterano della guerra di secessione americana, che viene misteriosamente trasportato su Marte (Barsoom), i cui abitanti sono barbari alieni, verdi e alti tre metri. In precedenza Barsoom era un mondo simile alla Terra, diventato meno ospitale a causa della sua età avanzata: gli oceani sono evaporati e l'atmosfera si è assottigliata. L'imbarbarimento del pianeta è dovuto anche ai continui combattimenti tra gli abitanti. Lungo il suo viaggio incontra Tars Tarkas, uno degli "alieni verdi", e salva la principessa marziana Dejah Thoris, di cui si innamora, appartenente al popolo degli "uomini rossi". Grazie alla sua forza e al suo coraggio, John Carter diventerà il leader di una guerra che divide le due diverse razze che popolano il pianeta. Il personaggio John Carter di Marte è nato dalla penna di Edgar Rice Burroughs ed è il protagonista degli undici romanzi del ciclo di Marte.

Il personaggio è preso da libri scritti da Edgar Rice Burroughs, e non avendo mai letto niente di questo autore, non so se il film si basi unicamente sul primo libro o su diversi di questi. Dico questo per capire che durante la visione del film si ha spesso l'impressione di buchi di sceneggiatura. Si passa da una parte all'altra anche magari con una certa logica, ma si ha sempre l'impressione che manchi qualcosa che colleghi degnamente le scene. Ed è un po' l'impressione generale che mi ha lasciato il film. Un voler fare qualcosa di più, ma non potercela fare. Se poi consideriamo che è stato un totale flop economico (si parla di perdite intorno ai 200 milioni), penso che molto difficilmente risentiremo parlare di John Carter of Mars...