Eric Stoltz, Daphne Zuniga

Figlio di un essere metà uomo e metà mosca, Martin Brundle manifesta delle caratteristiche straordinarie: già a 5 anni ha raggiunto le maturità di un adulto. Adottato da un facoltoso ex-collaboratore del padre, Anton Bartok, Martin è convinto di essere affetto da una grave malattia ereditaria, mentre non si rende conto di essere un interessantissimo oggetto di studio per i laboratori della Bartok Industries...

Un film che di per sè sarebbe accettabile, se non pagasse impietosamente il confronto col lavoro di Cronenberg: più che un sequel infatti sembra un remake, con il protagonista che ripete un po' troppo prevedibilmente le vicissitudini del padre viste nel primo film. Lo svolgimento risulta così un po' banalotto e prevedibile, a tratti perfino ingenuo. Peccato perché tutto sommato le scene d'azione, coadiuvate da convincenti (e disgustosi) effetti speciali, non sono affatto male, riuscendo a comunicare la giusta tensione e perfino qualche spavento allo spettatore. Un film insomma che regala il minimo indispensabile giusto agli amanti degli horror, ed è per questo che assegno una sufficienza striminzita. I non appassionati si astengano.