Henry Cavill, Michael Shannon, Amy Adams, Kevin Costner, Diane Lane, Julia Ormond, Laurence Fishburne, Russell Crowe, Michael Kelly, Ayelet Zurer, Antje Traue, Jadin Gould, Tahmoh Penikett, David Paetkau, Richard Schiff, Christopher Meloni

Poco prima che il pianeta Krypton venga definitivamente distrutto, lo scienziato Jor-El riesce a spedire il figlio neonato Kal-El sulla Terra, suscitando le ire del Generale Zod. Sul nostro pianeta Kal-El cresce con la consapevolezza di essere diverso e di avere un giorno una missione da portare a termine. Capirà che deve salvare il genere umano poco prima dell'arrivo di Zod, che intende seminare morte e devastazione.

Allora... vediamo, da dove iniziare.... 
ah si, partiamo dall'emozione principale che suscita: SUPERMAN!! Finalmente Superman!!
Era ora. Finalmente un film che se ne frega di cos'è stato fatto prima, che la pianta di scimiottare il film del '78 di Richard Donner (Bryan Synger crepa d'invidia!), che vuole sganciarsi da quelle catene e traghettare l'iconico character nell'era moderna! Perchè Supes non è un supereroe... è "IL" supereroe!
E per farlo serve epicità. Nei dettagli. Il costume... avete fatto caso bene al costume?
E' composto da una trama di maglie a incastro (non è un tessuto) che richiama quelle maglie metalliche che usavano i cavalieri nel medioevo sotto le armature, avete presente si? E qui c'è il gioco metaforico con "uomo d'acciaio"....
Dettagli, appunto.
Krypton presentato all'inizio è straordinario, arido, roccioso, senza flora apparente e quasi senza fauna anche (ad eccezione di una creatura volante che pare quasi però essere privata, tipo cagnolino che risponde ai richiami del padrone)... un mondo morente sacheggiato di risorse naturali...
La prospettiva con cui viene raccontato il personaggio è diversa dal solito, la narrazione non è lineare ma salta da un punto all'altro della crescita di Clark (usando le vicende o episodi catalizzatori come pretesto per far capire il tipo di esperienza e consapevolezza che matura in lui) incrociandoli con il viaggio introspettivo che il nostro compie alla ricerca delle sue radici seppur aliene. Ed anche questo aspetto è trattato in modo diverso da come fatto precedentemente: è visto come un incrocio fra "E.T." ed "Incontri Ravvicinati del 3° tipo" piuttosto che l'adolescenza del ragazzino "diverso". 
Notare la differenza delle due prospettive: nei film precedenti era sempre trattata la segretezza delle sue origini come un problema di integrazione del bambino, le sue capacità erano viste come un handicap che lo esiliava dagli altri, dalla società. Mentre qui... il concetto è ribaltato: è la società che può non essere pronta ad accettare uno come lui.
La narrazione discontinua, a fasi alterne, è geniale perchè permette di spiegare i fatti importanti senza perdersi in elementi di contorno marginali che ruberebbero tempo alla pellicola, così che il regista riesca si a spiegare origini e crescita del "nostro"... ma a conservare anche abbastanza tempo per lo svolgimento concreto dell'azione. Azione che, dio mio, è devastante!! Pure troppo! Smallville e Metropolis vengono praticamente rase al suolo!
Bellissima anche la resa dei cattivi: Zod e Faora sono caratterizzati molto bene, si notano esplicitamente le caratteristiche kryptoniane differenti spiegate nel film all'inizio: i bambini vengono creati in vitro secondo specifiche caratteristiche ottimizzate. Zod è una mente militare e Faora ne è il braccio, è addestrata al combattimento ed ha una sua tecnica specifica. nello scontro con Supes è palese come lui sia più rissoso e istintivo nel colpire mentre lei sfrutti mosse, tecniche, e assesti colpi mirati. 
Alcuni cambiamenti apportati alla saga tradizionale li ho trovati funzionali e ben proposti, tipo un Perry White di colore (L. Fishbourne) ma che interpreta il personaggio perfettamente, non c'è Jimmy Olsen.. ma c'è la sorella Jenny che fa il suo dovere di comparsa allo stesso modo, la tecnologia kryptoniana non è più a cristalli (che personalmente ho sempre trovato stupidissima come scelta) ma a una strana roba punzonata che pare mercurio scuro (non so come altro descriverlo, boh) che comunque è strana, è aliena e funziona sicuramente meglio che non i soliti schermi trasparenti dei computer uguali ai nostri....
La famigerata "Fortezza della Solitudine" è stavolta intesa come [spoil2]una nave sepolta nei ghiacci arrivata millenni fa[/spoil2] che è molto più sensata come spiegazione delle versioni precedenti. Non c'è [spoil2]la kryptonite (se dio vuole!) ma rendono lo stesso effetto  sostituendola con l'atmosfera kryptoniana che c'è dentro le navette aliene[/spoil2]... geniale! E via così per molte altre cose reinventate o modificate in tutto il film.

E poi c'è Lui, Supes, caratterizzato alla perfezione da Enry Cavill, che ne ha colto l'essenza e l'ha resa in modo magistrale. Ma veramente!
Ho letto (e sto leggendo ancora) da parte dei soliti insoddifatti (prevenuti) o detrattori di Christopher Reeve e del film del '78 le scuse più fantasiose e ridicole pur di affossare questo "Man of Steel".... dimenticando che 1) non è una gara, apprezzarne uno NON significa denigrare l'altro... e 2) aggrapparsi a piccolezze e robette dimostra solo di non aver colto il significato del film. Che invece è grosso e importante. E ve lo dimostro con un fatto netto:


[ATTENZIONE: GROSSO SPOILER!!!]



[spoiler]
Alla fine.... Superman.... uccide Zod.
Superman, che è l'incarnazione del buonismo, onestà, giustizia, e American's Way per eccellenza, non si era MAI macchiato di una cosa del genere. MAI!! Neppure nei fumetti in 75anni!
L'unica volta in cui un autore nei fumetti volle toccare quel tasto, glielo fece fare (con il pretesto di "il fine giustifica i mezzi") in una dimensione alternativa, in circostanze assurde, in un contesto anche peggio... si insomma, come fosse stata un ipotesi stramba per mostrare i limiti del lato umano su quello del supereroe. Con un drammatico crollo psicologico per Supes stesso....
Ma una volta tornati tutti nella dimensione normale lui non aveva mai commesso il fatto e l'eroe rimane candido e puro.
E' un pò la stessa cosa per il Capitan America della Marvel: vi siete mai chiesti perchè il buon capitano porti uno SCUDO e non una pistola/fucile/coltello o altro? Perchè il simolo è di DIFESA e non OFFESA. L'eroe che simboleggia le stelle e strisce non doveva essere offensivo e intimidatorio ma protettivo e difensivo. Invece, nei due recenti film lo abbiam visto sparare e imbracciare pistole e fucili....

E' il segno inequivocabile del cambiamento dei tempi. Che viene riflesso anche nei film della medesima epoca.
In "Man of Steel" un Superman costretto dall'inevitabilità e dalla crudeltà del rivale.... uccide. 
E questo è un macigno a livello simbolico. E anche metaforico. Che però nessuno ha ancora sollevato nelle recensioni.... e forse anche questo "farsi scivolare addosso" del pubblico potrebbe far riflettere un pò....[/spoiler]

Ah, dimenticavo: le musiche sono straordinarie!!!