Michele Placido, Mark Chase, Simona Cavallari, Ida Di Benedetto, Tony Sperandeo

Gestore di una pizzeria a New York, Mario, un palermitano emigrato che già ha fatto le sue prove secondo i piani della mafia, viene incaricato di rientrare in Sicilia, dove dovrà eliminare un alto magistrato. A casa, Mario ritrova i suoi e, soprattutto, il fratello Michele, per il quale nutre, ricambiato, un affetto profondo. Ma Michele è proprio l'opposto di Mario, un ottimo ed onesto ragazzo che subito avverte in che giro si trovi implicato il fratello maggiore, e quando questi gli chiede di "lavorare" per lui...

Film duro ed energico che non è solo una storia sulla mafia nel suo aspetto più spettacolare e immediato, quello cioè della corruzione e della violenza, ma offre anche un intimo sguardo sulla perdita dell'innocenza e dignità delle vittime che indirettamente subiscono questa realtà. In questo mondo si narra la drammatica storia del tormentato rapporto, che si divide tra amore fraterno e disprezzo, tra uno spietato killer ( Michele Placido in una delle sue prove più convincenti) e l’ingenuo e generoso fratello (interpretato dallo sconosciuto ma bravissimo Mark Chase, inspiegabilmente scomparso dalla scena cinematografica).

Ritmo serrato, una sceneggiatura sobria ma robusta e interpretazioni di grande livello (tra gli altri vorrei citare anche l’ottima prima prova di Simona Cavallari e l’inquietante Tony Sperandeo) rendono indiscutibilmente questo film un punto di riferimento per il cinema di genere.