Fabio Volo, Anita Caprioli, Ninetto Davoli, Giuseppe Battiston, Tresy Taddei, Agostina Belli, Paolo Rota, Francesco Crescimone, Pino Calabrese

Lorenzo è un avvocato rampante, un uomo sicuro di sè, determinato, arrogante, fortunato nel lavoro e con le donne. Quando alla vigilia dell'affare che lo farà diventare ricco si affaccia nella sua vita la malattia, ogni suo passo diventa incerto e doloroso come l'attesa dei risultati della biopsia.

Finalmente Fabio Volo in un ruolo diverso dal solito: non più lo sfigato alla ricerca della propria identità, ma un uomo di successo con un bel lavoro, una bella casa, una bella donna. Almeno all'apparenza e all'inizio del film. Il suo personaggio, Lorenzo, è in realtà pieno di contraddizioni e povero di valori. Ma quando nella sua vita, per un gioco del destino (in realtà il film è molto giocato sulla "probabilità", da qui il titolo), si affaccia la paura di morire, tutto cambia. Cambiano i suoi rapporti affettivi, col fratello succube di Lorenzo, con la sorella che non conosce davvero, con la sua fidanzata (se si può chiamare tale), cambia la sua scala di valori, cambia il suo carattere, cambia tutto il suo mondo.
Nel suo ruolo più intimo e drammatico, Fabio Volo esprime al meglio le ansie e le paure di un uomo condannato a morte, un uomo che perde tutta la sicurezza che lo contraddistingeva, un uomo più di altri alla ricerca del suo io, un uomo che diventa consapevole di sè grazie alla malattia e grazie al viaggio (più intimistico, che reale) che lo porterà a comprendere la bellezza della vita (emblematica la scena del parapendio dove la sua conversione è completa).