Peer to peer, file sharing e diritti d'autore (copyright)

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Pirateria: ‘Il cavaliere oscuro’ film più scaricato del 2008
Secondo la classifica stilata dal sito TorrentFreak il film ha avuto sette milioni di click

‘Il cavaliere oscuro’ di Christopher Nolan, distribuito in sala da Warner, oltre a essere il migliore incasso del 2008 negli Usa con oltre 530 milioni di dollari totalizzati al box office, detiene anche il “record” di film più scaricato illegalmente. La classifica dei film più piratati su Internet tramite Bit Torrent nel 2008 è stata diffusa dal sito TorrentFreak, sito specializzato nel fenomeno del file sharing, secondo cui il film con Christian Bale e Heath Ledger è stato “rubato” oltre sette milioni di volte, seguito dai 5,8 milioni di click de ‘L'incredibile Hulk’ con Edward Norton e dai 5,4 milioni di ‘The Bank Job’ diretto da Roger Donaldson. Al quarto posto ‘Zohan’ (scaricato 5,28 milioni di volte), al quinto ‘Il mistero delle pagine perdute’ (5,24) e al sesto ‘Juno’ (5,1). Chiudono la classifica ‘Tropic Thunder’ (settimo con 4,90 milioni di click), ‘Io sono leggenda’ (ottavo con 4,8 milioni di click), ‘Forgetting Sarah Marshall’ (nono con 4,4) e ‘Ortone e il mondo dei chi’ (decimo con 4,3).

fonte: e-duesse

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Beni culturali: insediato il comitato tecnico contro la pirateria
Il ministro Bondi, ”nessuna misura repressiva per Internet”

Si è insediato ieri a Palazzo Chigi il comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale. Il comitato è stato presentato durante una conferenza stampa dal ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti, dal segretario generale di Palazzo Chigi e coordinatore del comitato Mauro Masi e dal capo gabinetto del ministero dei Beni culturali e vice coordinatore del comitato, Salvatore Nastasi. Compito del comitato il coordinamento delle azioni per il contrasto della pirateria digitale, lo studio e la predisposizione di proposte normative e non, come la stipula di appositi codici di condotta e di autoregolamentazione. 'Ma nessuna misura repressiva e nessun intento punitivo nei confronti di Internet', ha tenuto a sottolineare Bondi. 'Dobbiamo tenere conto - ha aggiunto - del progresso tecnologico ma anche trovare soluzioni equilibrate tra libertà individuale, interesse pubblico ed esigenze di sviluppo di un paese, tutelando nel contempo il diritto d'autore'. Due, secondo Bondi, le direzioni lungo cui agire: una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica contro il fenomeno della pirateria e una stretta collaborazione tra tutti i soggetti interessati. Secondo stime relative al 2007, la pirateria produce intorno ai 5 miliardi di euro di danni, di cui circa 2 miliardi relativi al non rispetto del diritto d’autore.

fonte: e-duesse

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Peer to peer: multa record in Molise
A Isernia sanzionato un cittadino che scaricava illegalmente file e li ricomercializzava
Multa record in Molise dove gli agenti della polizia postale e delle comunicazioni - secondo quanto riferisce la Adn Kronos - hanno multato un cittadino della città di Isernia con una sanzione di 340 mila euro. L'uomo, di cui gli agenti della Polposte di Isernia non hanno resa nota l'identità, scaricava illegalmente file di vario genere da Internet per poi rivenderli. Durante le verifiche i poliziotti hanno sequestrato circa 1.500 Cd e diverse centinaia di floppy disk tutti contenenti materiale di vario tipo protetto da copyright.

Pirateria: quale strategia contro il download?
Se ne è parlato alla tavola rotonda organizzata in sede Anica con la Siae
Si è discusso su come limitare il downloading selvaggio di contenuti protetti dal diritto d’autore, il 10 febbraio nella sede Anica di Roma, dove si è svolta la tavola rotonda intitolata “Unione europea: prospettive di tutela degli autori e dei produttori”; all’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il presidente Anica Paolo Ferrari, il presidente Siae Giorgio Assumma e il presidente della Commissione giuridica del Parlamento europeo, Giuseppe Gargani. Sono stati proposti due modelli per contrastare il file sharing: il primo è in vigore in Francia (ma se ne parla anche per l’Inghilterra) e prevede il taglio della connessione Internet a chi scarica illegalmente, dopo che gli sono stati inviati due avvisi; il secondo prevede il pagamento di una royalty sugli abbonamenti Internet che permetterebbe di scaricare legalmente ogni opera. Durante la tavola rotonda è stata prospettata l’ipotesi di estendere a 95 anni, dagli attuali 50, il periodo di tutela dei diritti connessi (ovvero i diritti di artisti, interpreti o esecutori) e Giorgio Assumma ha auspicato che sia estesa a 95 anni anche la tutela dei diritti d’autore.

File sharing: Uk e Germania contro il modello francese?
Le dichiarazioni del ministro britannico David Lammy e della collega tedesca Brigitte Zypries
Regno Unito e Germania si dichiarano purtroppo contro la “dottrina francese” dei three strikes contro il peer to peer illegale. La corte di Sua maestà sembra infatti fare dietro front sulla lotta alla pirateria, secondo le parole dell’Intellectual Property minister David Lammy, che reso noto a fine gennaio che il governo non può costringere gli Internet Service Provider a perseguire la pratica del file sharing. Secondo il ministro il modello dei tre warning sarebbe troppo severo nei confronti dei teenager. “Non possiamo accettare un sistema che si propone di arrestare i ragazzi nelle loro camere da letto”, ha dichiarato Lammy sulle pagine del Times a fine gennaio. La scorsa settimana anche la Germania si è dichiarata contraria al modello francese. Brigitte Zypries, responsabile della Giustizia del governo federale, si è allineata alle posizioni del collega d’Oltemanica. “Non credo che (la legge francese) - ha dichiarato al sito tedesco - possa essere un modello, né per la Germania né per il resto dell’Europa. L’interdire a qualcuno l’uso di Internet mi sembra una sanzione del tutto spropositata, sarebbe altamente problematico sia politicamente che costituzionalmente. Sono sicura che, quando si verificheranno le prime disconnessioni in Francia, le grida si avvertiranno fin qui a Berlino”.

fonte: e-duesse

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17-02-2009, h.09:49
Peer to peer: al via il processo contro The Pirate Bay
Si è aperto ieri a Stoccolma il procedimento contro il sito svedese di file sharing

Ha preso il via ieri a Stoccolma il processo al sito svedese The Pirate Bay, il più noto portale di file sharing basato sulla tecnologia torrent. Il processo vede contrapposti Warner Bros, Mgm Pictures, Colombia Pictures Industries, 20th Century Fox, Sony Bmg, Universal ed Emi ai i tre amministratori del sito, il 28enne Svartholm Warg, i trentenni Peter Sunde e Fredrik Neij, e al suo finanziatore, il 48enne Carl Lundstrom. L’industria del copyright muove contro di loro l’accusa di istigazione alla violazione delle leggi a tutela della proprietà intellettuale allo scopo di trarne profitto attraverso le inserzioni pubblicitarie e le donazioni degli utenti. I quattro basano la propria difesa sul fatto che The Pirate Bay non mette direttamente a disposizione i contenuti, ma si presenta solo come un luogo virtuale d’incontro. Il processo si accinge a diventare un fenomeno mediatico a livello globale, in quanto rappresenta lo “scontro” tra il modello di sfruttamento del copyright attuale e la corrente di pensiero che vede nella Rete la gratuità assoluta. Nel mezzo si inserisce chi propone di ripensare il copyright sulla base delle possibilità offerte delle nuove tecnologie.

fonte: e-duesse

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Internet: dall’UE stop alle disconnessioni per i pirati?
E’ stata approvata a larga maggioranza la raccomandazione sulle libertà fondamentali via Internet del deputato greco Lambrinidis

Passo indietro nel controllo e nella repressione del traffico illecito di opere tutelate da diritto d’autore via Web. E’ stata infatti approvata la raccomandazione presentata al Parlamento europeo dal deputato socialista greco Stavros Lambrinidis in merito al rafforzamento della sicurezza e delle libertà fondamentali su Internet (481 voti a favore contro 25 contrari, 21 gli astenuti). Nel testo viene indicato, tra le altre cose, che il monitoraggio del traffico Web “non può essere giustificato dalla lotta al crimine” e l’accesso a internet “non dovrebbe essere rifiutato come sanzione dai governi o dalle società private”. Le ricerche in remoto, dove previste dalla legislazione nazionale, devono essere svolte “sulla base di un valido mandato delle autorità giudiziarie competenti” e devono sempre preferirsi le ricerche in diretta a quelle in remoto visto che queste ultime “violano il principio di legalità e il diritto alla riservatezza”. Come è noto in alcuni Paesi come la Francia sono state presentate in questi mesi delle proposte di legge che prevedono la disconnessione forzata come punizione per essere stati sorpresi tre volte e dopo altrettanti warning a condividere file protetti da diritto d’autore. Alla luce di questi nuovi sviluppi gli Isp e le autorità governative non sono in grado di inibire a chi ha una connessione a Internet di utilizzarla. E gli Stati membri dell’UE sono espressamente chiamati a “evitare tutte le misure legislative o amministrative che possono avere un effetto dissuasivo su ogni aspetto della libertà di espressione”.

fonte: e-duesse

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http://www.adnkronos.com/IGN/CyberNews/?id=3.0.3225072636

Internet: corte svedese condanna PirateBay, il famoso sito di peer to peer
Stoccolma, 17 apr. (Adnkronos) - Una corte svedese ha condannato quattro uomini considerati responsabili di The Pirate Bay (TPB), uno dei piu' famosi siti al mondo di file-sharing. Frederik Neij, Gottfrid Svartholm Warg, Carl Lundstrom e Peter Sunde, questi i nomi dei quattro, sono stati ritenuti colpevoli di aver infranto la legge sul diritto d'autore e condannati a un anno di carcere e al pagamento di danni per una cifra pari a 4,5 milioni di dollari. Le etichette discografiche, le piu' danneggiate dal fenomeno del peer to peer, hanno espresso soddisfazione per il verdetto ma i quattro hanno gia' annunciato appello contro la sentenza. Uno dei quattro, Sunde, ha detto che si rifiuteranno di pagare e, parlando in una sorta di conferenza stampa on-line, ha definito il verdetto 'bizzarro'. Sunde ha respinto al mittente soprattutto l'accusa di 'crimine organizzato': "Al massimo potrebbero incolparci di crimine 'disorganizzato'...", ha ironizzato. I danni sono stati riconosciuti ad una serie di societa' leader nell'intrattenimento, non solo musicale ma anche cinematografico (sul sito si scambiano oltre che brani musicali anche film) tra cui: Warner Bros, Sony Music Entertainment, Emi e Columbia Pictures. Parlando alla Bbc, il presidente della Federazione internazionale dell'industria fonografica (IFPI), John Kennedy, ha detto che la sentenza manda un chiaro messaggio. "The Pirate Bay ha creato un immenso danno all'industria e il risarcimento riconosciuto e' molto lontano dal compensare le perdite. Non c'e' niente di meritorio nel comportamento di questi ragazzi, che e' fuori legge", ha sottolineato Kennedy. "Per un lungo periodo c'e' stata la percezione che la pirateria fosse 'ok' e che l'industria musicale dovesse solo accettarla. Questa sentenza cambia le cose", ha aggiunto.

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Svezia: il Partito dei Pirati si propone alle europee
Il movimento della “libertà” di Internet sbarca anche in Italia

Cresce in Svezia il consenso al “partito dei pirati”. Dopo la sentenza che ha condannato i gestori del sito di p2p The Pirate Bay (vedi age E-duesse.it 17-04-09), secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano scandinavo The Local sono infatti cresciuti i sostenitori del Piratpatiet, che sarebbero arrivati oggi al 5,1%; una quota che permetterebbe al suo vice presidente Christian Engström (49 anni, imprenditore e programmatore) di guadagnare un seggio a Strasburgo alle prossime elezioni europee del 7 giugno. Nato nel 2006, quando alle politiche svedesi guadagnò lo 0,6%, il Piratpartiet non è formalmente legato al sito di p2p. Il il suo fondatore Rick Falkvinge (37 anni, ex programmatore in Microsoft) sembra però condividerne in tutto gli intenti facendosi promotore della libertà assoluta di Internet, la tutela della privacy e di proposte come l’abolizione del diritto d’autore. Questo movimento ha fatto proseliti anche nel nostro Paese, dove il Partito Pirata Italiano avrà un candidato alle prossime europee. Si tratta di Alessandro Bottoni, che si è legato come indipendente alle liste di Sinistra e Libertà.
THef

fonte: e-duesse

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Download illegale: l’Ue mette un freno al modello francese
Per Strasburgo il “taglio” della Rete può essere deciso solo da un’autorità giudiziaria
06-05-2009, h.16:37

L’Ue ha bocciato oggi la nuova normativa che avrebbe permesso alle autorità amministrative degli Stati membri di tagliare la linea Internet a chi si macchia di download illegale. Nello specifico, nel contesto della discussione del pacchetto di riforma delle Tlc, l’Europarlamento di Strasburgo ha approvato (407 voti a favore, 57 contrari e 171 astenuti) un emendamento nel quale in cui viene precisato che solo un’autorità giudiziaria può prendere provvedimenti quali il taglio della connessione al Web per i pirati. Con questo voto l’Ue si pone quindi in una posizione di contrasto verso proposta di legge antipirateria in discussione in questi giorni in Francia, che propone proprio l’istituzione di un’autorità amministrativa (la cosiddetta Hadopi) con il compito di notificare l’applicazione della sanzione (il taglio della connessione).

fonte: e-duesse

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Pirate Bay… sbarca in Laguna
Alla 53esima edizione della Biennale ci sarà anche una postazione dedicata al sito svedese di p2p illegale

Pirate Bay non si dà per vinto e, per rilanciarsi, apre a Venezia una postazione dotata di connessione wi-fi per scaricare gratis dalla Rete. Il gruppo svedese di download illegale, infatti, dopo la condanna dei suoi gestori, in primo grado, a un anno di carcere e al pagamento di circa 3 milioni di euro, non si arrende e lancia un nuovo progetto, Embassy of Piracy, che presenterà alla Biennale di Venezia, giunta quest’anno alla sua 53esima edizione. In particolare, il gruppo, da oggi fino a lunedì prossimo, avrà una postazione dedicata presso il nuovo Padiglione Internet della kermesse, inaugurato proprio oggi, nell’area ex Magazzini del Sale, spazio autogestito da attivisti dei centri sociali. Inoltre, come emerge da una dichiarazione di Marco Baravalle, tra i promotori della rassegna, riportata in un’agenzia Ansa, il governo italiano avrebbe “annunciato di costituirsi in giudizio contro Piratebay.org".

Protesta formale contro Pirate Bay a Venezia
Lettera congiunta di Univideo e Afi al presidente della Biennale Baratta, al sindaco Cacciari e alle istituzioni

Le associazioni dell’industria audiovisiva e musicale, Univideo e Afi, invieranno una lettera congiunta di protesta per la presenza di Pirate Bay alla Biennale di Venezia. Il sito svedese di p2p è infatti ospitato in questi giorni presso i padiglioni della 53esima manifestazione lagunare (http://www.e-duesse.it/News/Home-video/Pirate-Bay-sbarca-in-Laguna), con uno spazio autogestito da attivisti dei centri sociali dove gli ospiti della mostra possono liberamente scaricare file torrent. La notizia di questa protesta formale è stata data nel pomeriggio di ieri nel corso del Road Show Univideo a Verona dal presidente dell’associazione dell’industria audiovisiva Davide Rossi. La lettera congiunta sarà inviata al presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, al sindaco della città lagunare Massimo Cacciari e alle istituzioni.

fonte: e-duesse

terrys3 · Utonto rovinato Registrato: 10/11/06 13:32 Messaggi: 2614 Status: Offline

Quarry

Er Karnia · VOLista DOC Registrato: 18/03/06 03:02 Messaggi: 8487 Status: Offline

son piu' alla frutta di noi in svezia cmq eh Crying or Very sad

DarkHawk78

Ha preso il 7,1%. Più di Casini in Italia... Surprised

Se sbarcano anche qui hanno il mio voto assicurato. Devo poter vedere tutte le mie serie tv liberamente! Mr. Green

Quarry

Pirate Bay, addio

La Baia dei Pirati venduto: diventerà un sito commerciale. Secondo quanto riportato da varie fonti, il centro dello scambio di file su BitTorrent è stato venduto a Global Gaming Factory X per 7,7 milioni di dollari

Godfather

sti cazzi! Un anno di carcere (che non si faranno mai) e 4,5 milioni di dollari come sanzione e 7,7 milioni di dollari come guadagno... un bilancio niente male! Mr. Green