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Il forum delle libertà... facciamo tutti un po' come cazzo ci pare!
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ponce77
Utonto rovinato
Registrato: 19/01/07 11:36 Messaggi: 2994 Residenza: A.S. LIVORNO calcio 1915 Status: Offline
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Inviato: Dom 08 Lug, 2007 7.04 Oggetto:
Peer to peer, file sharing e diritti d'autore (copyright) |
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Lettera da Studio legale Mahlknecht & Rottensteiner:
http://www.p2pforum.it/forum/showthread.php?t=205007
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Godfather
Sarto
Registrato: 10/03/06 10:43 Messaggi: 25282 Residenza: Napoli Status: Offline
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Inviato: Mer 30 Gen, 2008 9.38 Oggetto:
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Diritto d’autore: archiviato a Roma un caso di file sharing
Rossi (Univideo): ‘Stabilire una norma chiara una volta per tutte’
Secondo una sentenza emessa ieri dalla Procura di Roma, il peer to peer non è reato. Il pubblico ministero Paolo Giorgio Ferri ha chiesto l’archiviazione, accolta e condivisa dal gip Carla Santese, di un fascicolo processuale aperto per violazione del diritto d'autore (art.14 legge 248/2000). La motivazione è stata l’assenza di una legislazione capace di creare una fattispecie ad hoc, senza la quale, come riporta testualmente la richiesta di archiviazione, ‘non appare possibile dare rilevanza in questa sede ad un fenomeno assai diffuso, di difficile criminalizzazione ed avente accertamenti quasi impossibili in termini di raccolta della prova’. La sentenza di fatto depenalizza l’azione dei server e siti dedicati al file sharing, affermando che ‘lo scambio avviene direttamente tra utenti finali senza l'intermediazione del server centrale, che svolge solo una funzione di collegamento e di autenticazione degli utenti al momento in cui accedono al sistema’. Il pubblico ministero ha inoltre sottolineato che ‘non sempre è ravvisabile quel lucro espressamente richiesto dalla norma penale’, anche se è indiscusso che sia il download che l’upload rappresentano un torto di natura civilistica per i diritti d'autore. Raggiunto da e-duesse, Davide Rossi, presidente Univideo, ha espresso un parere generale sull’argomento: ‘Ogni volta che vengono prese decisioni a livello giudiziario in materia, in una direzione o nell’altra, si scatena in genere la polemica - a mio parere sterile - se il file sharing di musica e video costituisca o meno reato. Le leggi in materia’, ha aggiunto Rossi, ‘sono state fatte con l’intento di accontentare tutti, quindi con una serie di distinguo e possibilità di diverse interpretazioni. Una volta per tutte occorrerebbe decidere a livello governativo o parlamentare se il file sharing è consentito o meno, con l’espressione di una volontà legislativa in un senso o nell’altro, da affiancare alla normativa vigente sul diritto d’autore’.
THef
fonte: e-duesse
_________________ Why do we feel it's necessary to yak about bullshit, in order to be comfortable? That's when you know you've found somebody special. When you can just shut the fuck up for a minute and comfortably enjoy the silence (Mia Wallace alias Uma Thurman, Pulp Fiction)
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Godfather
Sarto
Registrato: 10/03/06 10:43 Messaggi: 25282 Residenza: Napoli Status: Offline
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Inviato: Mar 05 Feb, 2008 8.54 Oggetto:
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Diritto d'autore: la Corte Ue tutela la privacy su Internet
Sentenza emessa nella causa tra la compagnia Telefonica e l’associazione spagnola Promusicae
Il diritto d’autore non può prevalere sulla privacy e gli Internet provider non sono pertanto obbligati a rivelare l’identità dei suoi utenti in cause civili. Lo ha stabilito la Corte europea di Giustizia del Lussemburgo, la cui sentenza si è espressa a favore della compagnia Telefonica in un processo che la opponeva a Promusicae, associazione spagnola di produttori ed editori di musica e audiovisivi. Nel tentativo di individuare utenti che condividevano materiale protetto da copyright con il programma Kazaa, Promusicae ha richiesto a Telefonica i nominativi degli utenti attivi di file sharing. Telefonica si è difesa dicendo che è tenuta a rivelare l’identità dei suoi utenti Internet solo in caso di cause penali e non civili. E la Corte le ha dato ragione, stabilendo che la protezione del diritto d’autore ‘non può compromettere il diritto alla protezione dei dati personali’, ma lasciando nel contempo ai giudici il compito ‘di trovare un giusto equilibrio’ tra questi due diritti fondamentali.
THcp
fonte: e-duesse
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folken
Utonto protestato
Registrato: 12/03/06 17:48 Messaggi: 1341 Status: Offline
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Inviato: Mar 05 Feb, 2008 17.28 Oggetto:
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_________________ se non avessi senso dell'umorismo mi sarei suicidato già da un pezzo.
Gandhi
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Godfather
Sarto
Registrato: 10/03/06 10:43 Messaggi: 25282 Residenza: Napoli Status: Offline
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Inviato: Ven 08 Feb, 2008 8.50 Oggetto:
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Pirateria: accuse al sito di p2p The Pirate Bay
I responsabili avrebbero sfruttato materiale protetto per lucrarvi attraverso la pubblicità
The Pirate Bay.org, il sito svedese dedicato all'indicizzazione di file .torrent per la rete BitTorrent, è stato accusato dalla magistratura del Paese scandinavo di complicità nella violazione del diritto d'autore. Il procedimento è stata aperto nei confronti dei responsabili del portale, Peter Sunde, Fredrik Neij e Gottfrid Svartholm e, con la stessa imputazione, dell’uomo d’affari Carl Lundström. Il fascicolo è il risultato di un indagine iniziata nel 2006, quando i server del portale furono messi sotto sequestro. L’atto giudiziario arriva nel momento di massima notorietà per il sito di file sharing, che ha registrato il record di oltre 10 milioni di utenti connessi in contemporanea in tutto il mondo (le altre community più utilizzate, fra cui eDonkey 2000, non hanno mai superato i 5 milioni), con oltre 1 milione di download in contemporanea. La causa fa però riferimento nello specifico alla diffusione non autorizzata di 4 applicazioni software, 9 lungometraggi e 22 brani musicali, i cui diritti sono posseduti da Columbia Pictures, Warner Bros., 20th Century Fox, Universal, SonyBMG ed Emi. Il procedimento è stato avviato per sfruttamento a scopo di lucro di materiale coperto da copyright, attraverso il quale The Pirate Bay avrebbe incassato, secondo le stime, ricavi per oltre 2 milioni di euro. I quattro imputati rischiano una sanzione pecuniaria di circa 125 mila euro a testa e una sentenza che li condannerebbe a 2 anni di carcere.
THef
fonte: e-duesse
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DarkHawk78
Maggiordomo
Registrato: 11/03/06 14:05 Messaggi: 12521 Residenza: A galaxy far, far away... Status: Offline
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Inviato: Dom 17 Feb, 2008 2.26 Oggetto:
Fuori gli utenti peer to peer dalla rete |
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Dal sito mytech.it
Per ora è una minaccia nel Regno Unito, ma sta prendendo la forma di una tendenza che potrebbe scendere anche da noi: è arrivata una proposta di legge secondo cui i provider devono essere obbligati a mettere offline gli utenti colti a scambiarsi file pirata.
Funzionerebbe così: alla prima segnalazione fatta da un detentore di diritto d'autore, il provider britannico manderebbe all'utente un avviso via email. Alla seconda segnalazione, sospenderebbe il contratto. Alla terza, rescinderebbe definitivamente il contratto.
Alcuni dettagli sono da chiarire: come proteggere l'utente dal pericolo di essere accusato ingiustamente, per errori del software usato per andare a caccia di pirati? Si spera che non basti la segnalazione per fare partire la procedura.
Resta inoltre da apprendere se all'utente saranno applicate penali per la rescissione del contratto e se gli sarà permesso di abbonarsi a un altro provider.
Certo è che i provider non avranno via d'uscita, se la proposta di legge sarà approvata: chi si rifiuta di applicare la procedura sarà perseguibile penalmente. I detentori di diritto d'autore potranno ottenere dal tribunale gli estremi degli utenti.
Anche in Francia ci si muove in questa direzione, ovviamente con gli applausi dell'industria del disco e del cinema. A fine 2007 è stato firmato un memorandum tra provider, major e autorità, per coordinare la lotta alla pirateria anche con appunto messaggi di avviso e sospensioni del contratto.
I detentori di copyright pian piano stano facendo passare il concetto secondo cui i provider sono responsabili del traffico fatto sulle proprie reti e che bisogna bloccare gli utenti peer to peer a monte, cioè presso il fornitore di connettività. L'arrivo di proposte di leggi e memorandum sono passi avanti in questa direzione, ma non è detta l'ultima parola. Le proposte potrebbero non diventare leggi e i memorandum essere disattesi.
Le strade seguite sembrano quindi due: attraverso leggi o intese con i provider; la prima strategia è più difficile da realizzare ma potrebbe essere più radicale. Di fatto obbliga i provider a adeguarsi. In Italia la via dell'accordo (con il Patto di Sanremo) è stata già tentata e si è arenata, ma i soggetti in gioco sembrano interessati a farla ripartire. Agli stessi provider, se il rischio è quello di trovarsi una legge tra capo e collo, in questa fase conviene raggiungere una intesa con le major.
In tutto questo, il solo a perderci di sicuro è l'utente peer to peer.
Fonte Mytech
_________________ La Guida Galattica per gli Autostoppisti è un libro davvero notevole. E' stato aggiornato più e più volte nel corso degli anni, ed è stato rivisto da vari curatori. Innumerevoli viaggiatori e ricercatori hanno dato il loro contributo all'opera.
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Quarry
Capo sala
Registrato: 07/03/06 12:58 Messaggi: 60460 Residenza: Piacenza Status: Offline
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Inviato: Mer 09 Apr, 2008 12.30 Oggetto:
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Nuovo servizio da Imageshack ( ancora in beta ) : http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2247155
http://tor.imageshack.us/tor/
Citazione: | Roma - ImageShack, il popolare hoster gratuito (e non) di file, vuol fare di BitTorrent uno strumento facile, a disposizione dei netizen e a prova di filtri anti-P2P: ancora in beta, ma è già possibile delegare ad ImageShack l'intera operazione di download di file Torrent che, una volta completata la ricezione, potranno essere scaricati sul proprio PC con i normali protocolli di dialogo, superando agevolmente le barriere di filtraggio del traffico ultimamente tanto di moda |
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hollywoodlady
Utonto spendaccione
Registrato: 09/11/06 14:08 Messaggi: 351 Status: Offline
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Inviato: Gio 10 Apr, 2008 10.54 Oggetto:
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Io nno ancora realmente capito (ma forse non lo ha capito nessuno) cosa rischia un utente che scarica file musicali e filmati protetti da copyright con e-mule e affini. Dopo vari tentativi di capirci qualcosa ho rinunciato e deciso di fregarmene altamente. Tanto io non ho mai usato il peertopeer
Invece un mio amico lo usava collegato 24h e non si staccava mai. Adesso quel mio amico si collega il meno possibile e tira giù al massimo qualche purnass e qualche rar con le discografie..
_________________ *THEY'RE COMING TO GET YOU BARBARA!*
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DarkHawk78
Maggiordomo
Registrato: 11/03/06 14:05 Messaggi: 12521 Residenza: A galaxy far, far away... Status: Offline
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Inviato: Gio 10 Apr, 2008 16.20 Oggetto:
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Il peer to peer legale per Tv e film
Due notizie dei giorni scorsi la dicono lunga su quanto il cammino delle nuove piattaforme per tv e cinema sia costellato di innovazioni e, al tempo stesso, di difficoltà a competere a livello globale. La buona notizia è che è nato Headweb, il primo servizio peer to peer legale per scambiarsi (a pagamento) film privi di protezione Drm e quindi utilizzabili in piena libertà. La cattiva notizia è che Joost sarà presto visibile solo agli utenti americani.
È un'altra innovazione del multimedia, quindi, di cui gli italiani dovranno fare a meno (insieme con gli altri europei, in questo caso: ma il mal comune fa gioire poco). La buona notizia di Headweb è a sua volta appannata da un'altra cattiva: per ora, il servizio è disponibile solo agli utenti svedesi.
Si può vedere, dietro queste decisioni, il segno dell'immaturità dei nuovi modelli di business: nonostante il fatto che Internet sia un fenomeno globale e che proprio dalla globalità trae la propria forza, questi servizi si sono auto-confinati in territori nazionali. Proprio come le tv e i sistemi di distribuzione tradizionali, rispetto ai quali - eppure - vorrebbero prendere le distanze spingendo verso l'innovazione.
Joost sarà limitato agli Usa perché solo lì, per ora, il business regge, considerati gli alti costi delle licenze per trasmettere contenuti video (si sa che Joost, a differenza di Babelgum, ha scelto una via moderata alla long tail e quindi trasmette video interessanti anche per il grande pubblico).
Negli Usa Joost ha la maggior parte di spettatori, infatti, e quindi il principale motore di entrate pubblicitarie. Licenze devono essere pagate anche da Headweb, che per ora ha un catalogo limitato a 500 film, disponibili in qualità Dvd sul network peer to peer. Si scaricano file da altri utenti, pagando 4-10 euro l'uno. Headweb, grazie al peer to peer, può risparmiare sulla banda. Per lo stesso motivo Joost utilizza una tecnologia peer to peer (come Skype). Ma, a quanto pare, anche se la tecnologia aiuta a tagliare i costi, non può fare miracoli, se il sistema delle licenze segue ancora i vecchi schemi.
Diventa difficile, in questa situazione, poter lanciare un servizio di download film (o musica) a livello globale, poiché è necessario acquistare licenze per ogni singolo Paese. È il motivo per cui in Italia non c'è ancora Amazon Mp3, né la possibilità di scaricare film via iTunes.
Viene da chiedersi: ma finché le major dei film e della musica non favoriranno l'arrivo di questi nuovi servizi ovunque, come potranno sperare di combattere davvero la pirateria peer to peer? Che in molti casi, per gli italiani, resta ancora non solo il modo più economico, ma anche il più comodo e completo per scaricare alcuni titoli.
Fonte: Mytech.it
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hollywoodlady
Utonto spendaccione
Registrato: 09/11/06 14:08 Messaggi: 351 Status: Offline
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Inviato: Gio 10 Apr, 2008 18.34 Oggetto:
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La politica che andrebbe attuata è sicuramente al momento la meno conveniente per le major, ma senza dubbio la rete sarà il futuro della compravendita o affitto di audio/video quindi non resta che aspettare..
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folken
Utonto protestato
Registrato: 12/03/06 17:48 Messaggi: 1341 Status: Offline
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Inviato: Ven 11 Apr, 2008 17.49 Oggetto:
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hollywoodlady ha scritto: | Io nno ancora realmente capito (ma forse non lo ha capito nessuno) cosa rischia un utente che scarica file musicali e filmati protetti da copyright con e-mule e affini. Dopo vari tentativi di capirci qualcosa ho rinunciato e deciso di fregarmene altamente. Tanto io non ho mai usato il peertopeer
Invece un mio amico lo usava collegato 24h e non si staccava mai. Adesso quel mio amico si collega il meno possibile e tira giù al massimo qualche purnass e qualche rar con le discografie.. | un mio amico se ne sbatte le palle... però va a periodi dipende dalle serie che segue... però non si fa
_________________ se non avessi senso dell'umorismo mi sarei suicidato già da un pezzo.
Gandhi
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DarkHawk78
Maggiordomo
Registrato: 11/03/06 14:05 Messaggi: 12521 Residenza: A galaxy far, far away... Status: Offline
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Inviato: Ven 11 Apr, 2008 18.05 Oggetto:
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Mio cuggino si scarica tutte le serie USA che gli interessano da emule ed è molto contento così!
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morelli
Utonto protestato
Registrato: 14/03/06 22:19 Messaggi: 1216 Residenza: Monterappoli-Empoli Status: Offline
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Inviato: Ven 11 Apr, 2008 18.08 Oggetto:
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Io sono pronto a smettere di scaricare le serie tv appena uscite in usa se qualcuno mi spiega in modo convincente quale danno, economico e non, arreco a:
1 - La rete televisiva che ne detiene i diritti
2- la rete televisiva che ne avrà i diritti in Italia
3 - Il produttore dell'eventuale dvd che io non comprerei mai.
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folken
Utonto protestato
Registrato: 12/03/06 17:48 Messaggi: 1341 Status: Offline
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Inviato: Ven 11 Apr, 2008 18.20 Oggetto:
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DarkHawk78 ha scritto: | Mio cuggino si scarica tutte le serie USA che gli interessano da emule ed è molto contento così! | il mio amico usa azureus ed è mooolto più contento...
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DarkHawk78
Maggiordomo
Registrato: 11/03/06 14:05 Messaggi: 12521 Residenza: A galaxy far, far away... Status: Offline
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Inviato: Ven 11 Apr, 2008 18.39 Oggetto:
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Uhmmm... devo dirlo subito a mio cuggino.
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