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Se prima del 2 giugno prossimo capitate a Milano, non perdetevi questa mostra! Oltre a sette opere massime del Canova, trovano posto in cinque tra sale e saloni del Palazzo Reale sculture di Finelli, Dupré, Wolff... Tre sono state le caratteristiche della mostra che mi hanno fatto trascorrere un'ora e mezza di puro piacere visivo, fisico persino. Innanzitutto, l'emozione forte che come al solito si prova a vedere da vicino, quasi da poter toccare, opere tanto importanti e che ispirano un'unanime giudizio di eccellenza, ma che in genere si possono vedere solo su libri d'arte.
En passant, allungando la mano si potrebbero davvero toccare, ma ovviamente è proibitissimo (come è proibitissimo - ahimé! - scattare foto). Questo per avvertire coloro che decideranno eventualmente di andarci, che non fanno entrare con zaini. Altro aspetto apprezzabile è l'aver contornato le opere principali della mostra, quelle del Canova appunto, con altre, sempre appartenenti all'Ermitage, di alcuni eminenti artisti che hanno tentato di seguirne l'insegnamento. In ultimo, ho trovato sublime l'esposizione, la coreografia in cui sono state immersi questi marmi. Opere di questo calibro hanno già una presenza maestosa per sé, ma quando vengono esposte nel giusto ambiente, con i giusti rapporti spaziali, la giusta luce e con una coerente musica di sottofondo, quando giunge l'ora, andarsene è davvero doloroso.
Complimentissimi e grazie a coloro che hanno pensato questa mostra in questo modo, dando la possibilità di fare un'esperienza unica.
N.B.: come dicevo, niente zaino e - forse superfluo dirlo - se potete evitate il sabato e la domenica