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Il forum delle libertà... facciamo tutti un po' come cazzo ci pare!
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Godfather
Sarto
Registrato: 10/03/06 10:43 Messaggi: 25282 Residenza: Napoli Status: Offline
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Inviato: Gio 08 Nov, 2007 0.34 Oggetto:
I vicerè Subject description: I vicerè (2007) di Roberto Faenza |
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_________________ Why do we feel it's necessary to yak about bullshit, in order to be comfortable? That's when you know you've found somebody special. When you can just shut the fuck up for a minute and comfortably enjoy the silence (Mia Wallace alias Uma Thurman, Pulp Fiction)
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Godfather
Sarto
Registrato: 10/03/06 10:43 Messaggi: 25282 Residenza: Napoli Status: Offline
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Inviato: Gio 08 Nov, 2007 0.41 Oggetto:
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Devo dire che mi sono divertito proprio a vedere il film, il mio primo film con il cast in sala. C'erano Faenza, Buzzanca, Preziosi (con Puccini al seguito), la Capotondi e qualche altro vip che col film non c'entrava niente (tipo qualche personaggio di Un posto al sole). Buzzanca è un mito, bravissimo e divertentissimo, disponibile a foto e strette di mano. La Capotondi me la immaginavo molto più montata e snob, mentre invece è proprio una ragazza della porta accanto. Viso stupendo e grande disponibilità: non ha fatto problemi per una foto e addirittura quando è andata via (non ha visto il film, mentre gli altri sì) è venuta pure vicino al mio gruppo di amici a salutarci (dato che siamo stati gli unici a prenderla in considerazione, visto che Preziosi ha monopolizzato la situazione e le pischelle pendevano dalle sue labbra). Altra bellezza la Puccini, magrissima, altro che formosità di Elisa di Rivombrosa. Preziosi invece faceva il mattatore e, alla fine, nonostante sia napoletano e fosse a Napoli, è stato il più snob. Faceva il simpatico per forza e ovviamente niente foto. Comunque bravo nel film. A domani per qualche commento sul film
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L'ultima modifica di Godfather il Gio 08 Nov, 2007 9.51, modificato 1 volta
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Godfather
Sarto
Registrato: 10/03/06 10:43 Messaggi: 25282 Residenza: Napoli Status: Offline
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Inviato: Gio 08 Nov, 2007 9.34 Oggetto:
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Excursus sulla nascita della nostra Nazione. Lotte di potere di una famiglia nobile catanese che, nonostante il passare del tempo e l'apparente evoluzione democratica del nostro Paese mantiene il suo prestigio e il suo potere. Cambiano i tempi, arriva Garibaldi, si fa l'Italia, il popolo è chiamato a votare con il suffragio allargato, ma la sostanza non cambia. Favoritismi e "raccomandazioni", soliti uomini che siedono nelle "stanze dei bottoni", democrazia fragile e instabile. Ma allora cosa è cambiato da quei tempi ad adesso? E' questo il grande interrogativo che è sotteso al film e che probabilmente ha portato all'esclusione di questo film dal Festival di Roma. Nobili che diventano repubblicani e siedono in Parlamento, sangue blu che inneggia alla libertà, all'uguaglianza dei diritti e alla venuta di Garibaldi, ma vuole, anzi pretende, di mantenere il suo status quo. Voltafaccia, voltagabbana, approfittatori, speculatori o soltanto "furbi? Emblematico il discorso di Consalvo alias Alessandro Preziosi durante la campagna elettorale... un po' a destra e un po' a sinistra... sembra di ascoltare un politico dei nostri tempi, un Mastella dell'Ottocento Grande prova di Lando Buzzanca, il padre burbero e autoritario, abile negli intrallazzi e capofamiglia di altri tempi. Non mancano le scene divertenti in cui Buzzanca dà il meglio di sé come caratterista. Alessandro Preziosi, il figlio, è il giovane rampollo destinato ad ereditare il prestigio e la ricchezza della famiglia Uzeda, idealista e sognatore, ma destinato a ereditare anche il carattere del padre. Cristiana Capotondi, sorella di Preziosi, è la bambinetta costretta a sposare chi non vuole, pur di rafforzare il nome degli Uzeda. Tanti i personaggi secondari, ma non meno importanti, come il simpaticissimo Don Blasco alias Pep Cruz, prete morboso e peccatore, e fra' Carmelo alias Stefano "Vito" Bicocchi (ricordare Topo Gigio?), frate dalla religiosità genuina, uomo che fa pena, ma che in un certo senso si riscatterà.
Il film è bello e a tratti divertente (Buzzanca e la storia del malocchio strappano più di un sorriso), gli attori sono bravi, la sceneggiatura (tratta dal romanzo verista di Federico De Roberto) salda, nonché attuale. E su questo punta Faenza: sull'attualità della storia o meglio sulla ciclicità della storia... corsi e ricorsi storici, serpente che si mangia la coda. Come diceva Massimo D'Azeglio (frase attribuita anche a Cavour ed è anche una battuta del film): "Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli italiani!". E a distanza di quasi 150 anni gli Italiani non sono ancora fatti
Voto: 7
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snap
Utonto protestato
Registrato: 29/01/07 15:22 Messaggi: 763 Residenza: Milano Status: Offline
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Inviato: Gio 27 Dic, 2007 14.52 Oggetto:
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Al cinema me lo sono perso... o lo aspetto su Sky o recupero col noleggio, poi vediamo.
Mi fa piacere il tuo commento sulla Capotondi, spesso in Italia si giudica troppo in fretta l'attrice bella e giovane, invece da come hai potuto notare tu... non è così "stupida" e montata come qualcuno sulla carta stampata o sui media in generale tende a considerarla.
_________________ " mi dispiace, ma io so io e voi nun siete un cazzo! "
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