Fabio Volo, Ambra Angiolini, Aïssa Maïga, Eriq Ebouaney, Anna Bonaiuto, Franco Branciaroli, Katia Ricciarelli, Maria Teresa Saponangelo

L'attività di mediatrice culturale, in favore dell'integrazione razziale, impegna Elena praticamente per tutto il suo tempo, tanto da coinvolgere, forzatamente, anche il marito Carlo e la figlia Giovanna. Durante una delle riunioni alle quali é costretto ad assistere anche Carlo, quest'ultimo incontra Nadine, una bellissima donna nera con la quale si crea subito una certa complicità.

In mancanza di posti per Io sono leggenda e L'allenatore del pallone 2, mi sono ritrovato a dover vedere questo film. Piacevole sorpresa (il trailer era invitante)? Purtroppo no. Commedia poco divertente e non si capisce dove vuole andare a parare: qual è la pretesa di questo film? Far riflettere sulle differenze razziali? Far divertire sui luoghi comuni? Beh, secondo me non fa né l'uno, né l'altro. E poi lento da morire, per farsi un sorriso deve passare mezz'ora dall'inizio del film Salvo giusto il simpatico Fabio Volo (che però ormai, nei suoi film, fa sempre la stessa parte del timido un po' sfigatello) e suo suocero (Franco Branciaroli, che ho scoperto essere il protagonista di Così fan tutte di Tinto Brass, oltre che essere comparso in un altro film che ho visto recentemente, cioè I vicerè, ma giuro che non lo avevo riconosciuto). Ambra Angiolini non capisco perché abbiano voluto lanciarla come attrice... soprattutto nelle scene "difficili", nei litigi e quando c'è bisogno di una maggiore carica emotiva, mi sembra finta e fin troppo "caricata". Ho comunque scoperto che nemmeno "di colore" si può più dire, ma il termine "giusto" è "nero" (in realtà forse andrebbe bene anche "negro" se non avessero cercato in ogni modo di dare una connotazione negativa a questo termine, e basta vedere "Indovina chi viene a cena?" per capire come, nei lontani anni '70, il termine "negro" venisse detto tranquillamente).

Voto: 5