Registrato: 10/03/06 10:43 Messaggi: 25282 Residenza: Napoli Status: Offline
Inviato: Mar 20 Lug, 2010 14.43 Oggetto:
Uno studio esamina il monopolio Siae
Secondo l’Istituto Ibl sono più efficienti i modelli esteri dove vige un regime di concorrenza
Il monopolio non giova alla gestione del diritto d’autore. E l’Italia, Paese nel quale la gestione e l’intermediazione di queste attività è appannaggi di un unico soggetto pubblico (la Siae) sembrerebbe penalizzata.
Lo certificata uno studio redatto dall' Istituto Bruno Leoni (Ibl) che ha messo a confronto i sistemi di differenti Paesi europei esaltando i modelli ad esempio di Regno Unito (il maggiormente flessibile e diversificato ) oppure quello della Francia dove esistono diverse copyright collecting society.
Dallo studio Ibl - che definisce il monopolio costoso ed inefficiente - si evince che il nostro ente è meno efficiente rispetto alle società britanniche e più caro per quote di iscrizione e licenze rilasciate: pesando infatti su autori, discografici e consumatori per 13,5 milioni di euro.
fonte: e-duesse _________________ Why do we feel it's necessary to yak about bullshit, in order to be comfortable? That's when you know you've found somebody special. When you can just shut the fuck up for a minute and comfortably enjoy the silence (Mia Wallace alias Uma Thurman, Pulp Fiction)
La sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea anticipa i nostri giudici nazionali: l'equo compenso va pagato solo sui dispositivi destinati alla copia privata. Ed ora rendiamolo davvero "equo
Citazione:
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La parola d'ordine, da oggi, diviene non pagare l'equo compenso laddove non dovuto ovvero laddove il supporto o il dispositivo non sia destinato ad essere utilizzato per l'effettuazione di una copia privata.
Non più, dunque, onerose e complicate procedure per l'ottenimento - peraltro in una percentuale modesta di casi - di un rimborso dalla SIAE ma, più semplicemente, la commercializzazione del supporto o del dispositivo senza versare alcun balzello.
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Registrato: 10/03/06 10:43 Messaggi: 25282 Residenza: Napoli Status: Offline
Inviato: Mar 25 Gen, 2011 8.47 Oggetto:
tra poco ti faranno pagare anche se canticchi una canzone sotto la doccia
comunque noi siamo salvi
Citazione:
da quello che abbiamo saputo, basta mettere il trailer embeddato per non dover pagare
_________________ Why do we feel it's necessary to yak about bullshit, in order to be comfortable? That's when you know you've found somebody special. When you can just shut the fuck up for a minute and comfortably enjoy the silence (Mia Wallace alias Uma Thurman, Pulp Fiction)
Il governo ha nominato Gian Luigi Rondi come commissario straordinario della SIAE. Il novantenne, Presidente del Festival del cinema di Roma, dovrà guidare lo svecchiamento della società
Roma - SIAE sembrerebbe intenzionata a far pagare per la pubblicazione su siti Internet dei trailer dei film che contengano opere musicali tutelate da diritto d'autore, e per farlo sta recapitando alle riviste online e ai siti delle multisala richieste di licenze come operatori di streaming e con contributi a partire da 450 euro a trimestre.
far pagare i bimbi di chernobil _________________ io sono nato pronto
Rasoio: di sicurezza (l'analogico è sempre meglio) - Scarpe: taglia 43 marche varie - Macchina del caffè: Saeco Incanto -
Amplificatore, ce l'ho - Cappello: Borsalino Baku - Prossimo acquisto: Tabarro.
Stefania Ercolani, direttore dell'Ufficio Multimedialità della SIAE, risponde alle domande di PI circa le licenze richieste ai siti per la musica dei trailer cinematografici. Embedding o caricamento, poco importa: bisogna pagare
27-Ott-2011 Licenza per siti Internet Diritto d'autore anche per le musiche dei trailer
La polemica oggi presente su newsletter e blog riguardo ai diritti sulla musica contenuta nei trailer, accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l’autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare.
Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge. Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet.
I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. E’ una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog. In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l’idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale.
La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov’è la sorpresa se un’impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all’uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell’argomento. L’unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore. Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento.
La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge.
La questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali è stata trattata con l’AGIS e con l’ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer. _________________ THE BOZ MARKET RISES I miei giudizi su film e serial si basano sempre e solo sulla visione in inglese, niente doppiaggio
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